TELERISCALDAMENTO NELLA BASSA MESOLCINA


Ogni abitazione è normalmente dotata di un impianto di riscaldamento e di fornitura di acqua calda per tutto l'anno, in particolare per i periodi più freddi. Attualmente i sistemi installati per la produzione di calore bruciano olio combustibile, gas, legna o sono alimentati elettricamente.

Questi sistemi di riscaldamento tradizionali producono sovente polveri fini, che sono il problema principale per cui è stato sviluppato il Piano di intervento per l'igiene dell'aria nella Bassa Mesolcina: piccoli sistemi di produzione infatti vengono difficilmente attrezzati con filtri in grado di ridurre in maniera veramente efficace l'immissione nell'aria di polveri fini a causa degli elevati costi.

Lo studio valuta la possibilità di collegare piccoli sistemi per la produzione di calore come impianti a legna, ma anche di sostituire impianti esistenti ad olio combustibile o a elettrico diretto allacciandoli alla rete teleriscaldamento.

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Cosa è il teleriscaldamento?


Il teleriscaldamento è proprio questo: "scaldare a distanza", cioè portare il calore prodotto da una centrale a tutti gli stabili allacciati alla rete. Il funzionamento è semplice: come per l'acqua potabile e per l'elettricità, alla casa viene aggiunta la fornitura di calore. Chi immaginerebbe oggi di costruirsi in casa un sistema di depurazione delle acque o una piccola centrale idroelettrica? Allo stesso modo si può pensare di eliminare gli impianti di riscaldamento dalle cantine e farsi fornire direttamente il calore dall'esterno.

 
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Che vantaggi comporta? L'allacciamento alla rete di teleriscaldamento porta i seguenti benefici:
 

  • permette di ridurre le emissioni di polveri fini prodotte dai sistemi di riscaldamento;
  • è una delle tante azioni che ogni singolo abitante può fare per migliorare la situazione dell'aria in Mesolcina;
  • offre energia termica prodotta in maniera rinnovabile;
  • è sempre a disposizione (non bisogna procedere all'acquisto di combustibile, come  con l'olio combustibile o la legna);
  • libera negli edifici eventuali spazi occupati da impianti di riscaldamento e legnaie;
  • garantisce la produzione di calore localmente e in modo stabile nel tempo;
  • non dipende da fattori esterni come fornitura di olio combustibile e gas che probabilmente subiranno nei prossimi anni forti aumenti di costo dovuti alla riduzione della disponibilità di materia prima.

Di cosa tratta il progetto?


Il progetto prevede la realizzazione di quattro centrali di produzione di calore dislocate nel territorio per servire parte dei Comuni di Roveredo, Grono e San Vittore. Le centrali utilizzeranno principalmente il cippato come fonte energetica e distribuiranno il calore alle varie abitazioni grazie ad una rete di distribuzione composta da tubazioni isolate che trasporteranno acqua calda ad una temperatura media di 83°C in inverno e di 65°C in estate. In questa maniera sarà possibile scaldare gli edifici e produrre acqua calda sanitaria.

Con questo studio il Cantone ha illustrato le possibilità tecniche ed economiche offerte da una rete di teleriscaldamento nella Bassa Mesolcina. Lo studio è stato messo a disposizione dei Comuni, che hanno ora il compito di eseguire approfondimenti per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento. Attualmente l’amministrazione Cantonale sta definendo il sostegno finanziario che potrà essere messo a disposizione per l’allacciamento di un impianto alla centrale di teleriscaldamento e se simultaneamente sarà necessario o meno un risanamento dell’involucro dell’edificio allacciato.
 

Come posso allacciarmi?

Come detto, il progetto è ancora in fase di sviluppo: quindi bisognerà pazientare ancora un po'. Per consigli o indicazioni più dettagliate potete rivolgervi allo Sportello Aria e Energia della Mesolcina dove sapranno darvi delle informazioni più precise riguardo allo stato di avanzamento del progetto.